lunedì 17 novembre 2008

Col de Joux

Finalmente ho trovato il tempo di scandire de diapositive scattate durante la giornata analogica, organizzata dal club C.A.F.E. (Club Amatoriale Fotografi Eporediesi).

E' stata una bellissima esperienza: era la prima uscita con questo gruppo di appassionati, ed era anche la prima volta in cui scattavo a pellicola con una certa cognizione di causa...


Per questa gita, svolta in un sabato di fine ottobre in cui il tempo si è rivelato stupendo per degli scatti del genere, gli organizzatori hanno scelto il Col de Joux, in Val d'Aosta. Qui durante l'autunno i larici si colorano di giallo, che unito al verde dei prati e dei sempreverdi, ed al cielo blu ha dato vita ad un paesaggio stupendo.


Il corpo utilizzato è una Nikon F65 in prestito, con cui ho utilizzato un 28-100 e un 70-300 (sempre Nikon e sempre in prestito) e finalmente ho potuto provare il mio 50 1.8 su pellicola, non utilizzando quindi il crop di 1.5x dei sensori digitali in formato DX.


La scelta della pellicola, visti i colori autunnali che avrei dovuto immortalare, è ricaduta su una delle pellicole diapositive più usate dai fotografi paesaggisti e naturalisti in genere: la Fuji Velvia.


Questa pellicola permette di avere un'ottima definizione dei particolari grazie alla grana fine, e dei colori molto carichi aggiunti ad un elevato contrasto.


Ci sono 3 varianti delle Velvia: la 50, la 100 e la 100F.


la 50 è l'originale Velvia, la 100 è un po' meno satura, ma sempre ottima, della 100F ho sentito pareri discordanti. Tutte e 3 sono pellicole piuttosto difficili da scandire, a volte i colori vengono sfalsati e appare una fastidiosa grana. Io ho scelto la 100, e ho preso anche un rullino di 50 per provare una prossima volta...


Direi che è ora di mostrare gli scatti:

Nikon F65 + Nikkor 28-100 @28mm - Fuji Velvia 100






Nikon F65 + Nikkor 50 1.8 + CPL - Fuji Velvia 100


E' interessante notare che alle due scansioni non è stata aggiunta saturazione, proiettando le diapositive i colori sono praticamente gli stessi...

Questa esperienza mi ha fatto venire voglia di provare a fondo la fotografia a pellicola: ormai i risultati in termini qualitativi non tengono testa alle ultime uscite digitali, ma secondo me ha il suo fascino. Scattando a pellicola si scatta di meno e meglio, ogni fotogramma è il risultato di un'attenta riflessione e per questo assume un significato particolare.

Come sempre i commenti sono graditi...