E' stata una bellissima esperienza: era la prima uscita con questo gruppo di appassionati, ed era anche la prima volta in cui scattavo a pellicola con una certa cognizione di causa...
Per questa gita, svolta in un sabato di fine ottobre in cui il tempo si è rivelato stupendo per degli scatti del genere, gli organizzatori hanno scelto il Col de Joux, in Val d'Aosta. Qui durante l'autunno i larici si colorano di giallo, che unito al verde dei prati e dei sempreverdi, ed al cielo blu ha dato vita ad un paesaggio stupendo.
Il corpo utilizzato è una Nikon F65 in prestito, con cui ho utilizzato un 28-100 e un 70-300 (sempre Nikon e sempre in prestito) e finalmente ho potuto provare il mio 50 1.8 su pellicola, non utilizzando quindi il crop di 1.5x dei sensori digitali in formato DX.
La scelta della pellicola, visti i colori autunnali che avrei dovuto immortalare, è ricaduta su una delle pellicole diapositive più usate dai fotografi paesaggisti e naturalisti in genere: la Fuji Velvia.
Questa pellicola permette di avere un'ottima definizione dei particolari grazie alla grana fine, e dei colori molto carichi aggiunti ad un elevato contrasto.
Ci sono 3 varianti delle Velvia: la 50, la 100 e la 100F.
la 50 è l'originale Velvia, la 100 è un po' meno satura, ma sempre ottima, della 100F ho sentito pareri discordanti. Tutte e 3 sono pellicole piuttosto difficili da scandire, a volte i colori vengono sfalsati e appare una fastidiosa grana. Io ho scelto la 100, e ho preso anche un rullino di 50 per provare una prossima volta...
Direi che è ora di mostrare gli scatti:
Nikon F65 + Nikkor 28-100 @28mm - Fuji Velvia 100
Nikon F65 + Nikkor 50 1.8 + CPL - Fuji Velvia 100
E' interessante notare che alle due scansioni non è stata aggiunta saturazione, proiettando le diapositive i colori sono praticamente gli stessi...
Questa esperienza mi ha fatto venire voglia di provare a fondo la fotografia a pellicola: ormai i risultati in termini qualitativi non tengono testa alle ultime uscite digitali, ma secondo me ha il suo fascino. Scattando a pellicola si scatta di meno e meglio, ogni fotogramma è il risultato di un'attenta riflessione e per questo assume un significato particolare.
Come sempre i commenti sono graditi...
2 commenti:
Ciao Mattia!
L'analogico ha sempre il suo fascino, e la differenza in qualità si fa sentire, almeno guardando i due corpi macchina base che utilizzo (purtroppo Minolta e Nikon)...
Venendo alle foto:
1) la profondità dell'immagine è ottima, anche se la scansione non aiuta a valutare molti aspetti; una cosa a livello compo, mi disturba un po' la massiccia presenza umana nell'angolo a destra...
2) questa è sicuramente meglio per me! ottima saturazione dei colori e ottimo il riflesso!!
Vero che l'analogico ti "costringe" a prestare particolare attenzione, mentre il digitale a volte ti porta a scattare un po' più superficialmente, ma in questi ultimi periodi sto adottando la stessa meticolosità con entrambi i corpi macchina...praticamente arrivo spesso già con uno scatto singolo a casa...
Complimenti comunque e continua a sperimentare che poi i risultati si vedono e come!!!
Trovo molto bella la seconda foto, grandissimi colori e buona composizione. Non ho mai avuto la possibilità di scattare a pellicola, comunque deve essere un mondo affascinante.
Luca
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