domenica 25 ottobre 2009

Rally Legend 2009

DSC_4290Poche settimane fa sono stato al Rally Legend.
Essendo la prima volta, le aspettative erano notevoli, e direi che sono abbastanza soddisfatto.
La prova in notturna è stata emozionante ma fotograficamente deludente (completamente al buio, dietro i cordoni di sicurezza e con i fari accecanti delle auto il risultato è piuttosto penoso), anche se è finita prematuramente (per noi, i concorrenti hanno continuato) a causa della pioggia. E meno male che ce ne siamo andati per tempo: poco dopo essere saliti in macchina la pioggerellina che aveva tramutato i prati in una fanghiglia è diventata pioggia molto più intensa!
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Tra le note dolenti c’è anche quella che per la fretta di prepararmi e partire per San Marino ho dimenticato a casa il 70-200, e ho dovuto aggiustarmi con ciò che avevo: D40, 18-55, SB-600, FM, 50 f1.8 e 135 f3.5. Come potete notare ho portato anche la macchina a pellicola: andando a vedere delle auto storiche volevo provare ad immortalarle su un mezzo idoneo :)
Ho provato il 135 sulla D40, ma non mi piaceva la prospettiva che restituiva nel punto in cui ci eravamo messi, ho preferito avvicinarmi un po’ di più (non senza rischi) e usare il grandangolo, che secondo me in questo tipo di gare è un’arma vincente per fare foto che coinvolgono l’osservatore.
Armato quindi di 18-55 e flash mi sono messo a bordo strada (nella prova del sabato pomeriggio, al mattino non ho trovato punti fotograficamente favorevoli, e ho ripiegato su una soluzione di fortuna) a cercare di bloccare, con tempi rapidi, le auto che mi sfrecciavano di fianco ad almeno 90km/h (alcune più, alcune meno…).
DSC_4342 Il grosso problema era che in quel tratto il percorso passava tra gli alberi, che bloccavano, in parte, i raggi del sole che faticavano a filtrare atraverso le nuvole. Ho alzato quindi la sensibilità ad 800 ISO e a quasi tutta apertura ho ottenuto tempi intorno ad 1/500 di secondo (che alcune volte non sono neanche bastati!).
Poi, per ottenere qualche inquadratura diversa, mi sono spostato dall’altro lato della strada, dove però le macchine erano in leggero controluce. Ho allora montato il flash, che però non mi ha soddisfatto molto: anche sottoesponendolo per limitare la luce emessa, appiattiva sempre troppo le ombre sulla macchina, che perdeva così tridimensionalità. Mi sono allora spostato un po’ e ho regolato l’esposizione in modo da avere le ombre appena leggibili e le alte luci poco bruciate.
In questa occasione sono veramente contento di aver scattato in raw: in post-produzione ho abbassato l’esposizione di uno o due stop (a seconda delle esigenze) per recuperare almeno in parte le bruciature, e ho poi schiarito le ombre. Questo ha lo stesso effetto del flash, ma non crea riflessi indesiderati e mantiene la tridimensionalità del soggetto, a scapito di un po’ di rumore in più.

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In ogni caso sono contento di aver visto in azione (anche se molto blanda: i costi di queste auto sono proibitivi e i ricambi non si trovano facilmente) dei veri mostri che hanno fatto la storia dei rally: Delta S4, Lancia Stratos, Delta Integrale, Opel Manta, Kadett e Ascona, Fiat 131 Abarth, Talbot Lotus e tante altre…

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