martedì 29 settembre 2009

Fisheye

Recentemente, durante un'uscita in montagna con il gruppo fotografico CAFE, ho avuto modo di provare sulla mia D40 il Nikkor Fisheye 10.5.

L'avevo già provato una volta, ma per soli 2 scatti e per giunta venuti male, ora invece ho potuto provarlo per mezza giornata, e mi sono divertito parecchio.

E' un obiettivo divertente, crea forti distorsioni prospettiche create dai grandangolari spinti, che si aggiungono alla distorsione tipica degli obiettivi fisheye.

Essendo un fisheye rettangolare l'immagine riempie completamente il fotogramma di una macchina con sensore DX (APS-C), mentre montandolo su una fotocamera con sensore pieno (e segando il paraluce!) si ottiene l'immagine creata da un fisheye circolare.
I problemi di questo obiettivo (che sono poi i problemi di tutti i fisheye) sono:




1- La forte aberrazione cromatica laterale (purple fringing), che nelle zone con bordi a forte contrasto crea degli aloni viola. Si possono in ogni caso correggere completamente con l'utilizzo di Photoshop o Capture NX (Capture lo fa in automatico)


2- L'enorme angolo di campo (sulla diagonale è di 180 gradi), pur permettendo di fare fotografie insperate con obiettivi normali, costringe a dover essere molto attenti con la composizione: è facile, muovendo di poco la macchina fotografica, includere nel fotogramma grandi porzioni di un oggetto indesiderato. (io da seduto sono riuscito ad inquadrarmi quasi completamente le gambe, fotografando in verticale è molto facile inquadrarsi i piedi...)


3- con la D40 la messa a fuoco è manuale, e piuttosto difficile: con la focale di 10.5mm, malgrado l'apertura di F2.8, si ha quasi sempre tutto a fuoco, e in aggiunta al fatto che il mirino della D40 non è il massimo in grandezza e luminosità risulta molto difficile mettere a fuoco, il che porta quasi sempre ad usare l'iperfocale e la scala delle distanze, fortunatamente presente.


4- il flash integrato, come prevedibile, non copre completamente l'area inquadrata dall'obiettivo. Se da una parte può creare effetti creativi ed insoliti, dall'altra costringe ad usare un flash esterno (non basta neanche quello: l'SB-600 è in grado di coprire solo 14mm, è necessario usare un diffusore a cupola) per avere illuminata tutta la scena.


Malgrado questi piccoli difetti mi sono divertito molto, e non escludo di chiederlo di nuovo in prestito...


Ora alcune altre foto:




















Alla prossima: un piccolo reportage della rievocazione storica Ignis Nocte!

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